L’Handicamp di Albarella è una gara di solidarietà che vede i rotariani del Triveneto impegnarsi per consentire una vacanza serena e spensierata ad una sessantina di disabili oltre ai loro familiari e accompagnatori della durata di 15 giorni. Per chi non conoscesse Albarella è un’isola in provincia di Rovigo di proprietà del Gruppo Marcegaglia con una magnifica struttura, spiaggia, campi da golf, piscine, tennis, piste ciclabili, porto per imbarcazioni, dove molti privati possiedono delle ville, alcune meravigliose, sorvegliata da un apposito servizio 24 ore su 24. Il nostro Distretto ha istituito l’Handicamp di Albarella nel lontano 1989. Per la precisione questo Handicamp ha avuto una sperimentazione nel 1981 e 1982 in Bassano del Grappa grazie alla particolare preveggenza dei Governatori Leo de Tassis e Giuseppe Leopardi si è ripresa nel 1989 con il Governatore Renato Duca per poi continuare ininterrottamente sino ai giorni nostri. L’iniziativa, è figlia dell’intuizione e del grande cuore di Lorenzo Naldini Uniti alla disponibilità dei 58 club dell’annata rotaraiana 1988/89, alla sensibilità di Gilberto Benvenuti (ora R.C. Trieste) e alla sua gentile consorte Hedy, alla sollecita munificenza del Credit Suisse tramite il dott. Von der Crone e al dott. Alfred Banz e alla determinazione del Governatore del Distretto, alle dame della CRI e agli amici dei club di Adria e Rovigo. Il sogno rotariano di essere di aiuto ai fratelli più deboli e meno fortunati ha trovato in Albarella l’ambiente ideale perché ha coinvolto in una felice simbiosi tutti i Rotary Club del Distretto, il Distretto stesso, Enti privati e pubblici. Il settore privato è presente in maniera massiccia grazie all’intervento della Famiglia Marcegaglia che mette a disposizione gratuitamente tutti gli alloggi e alcuni servizi in Albarella per le due settimane del campus. Allo stesso settore privato va attribuita l’offerta generosa di ulteriori servizi nell’isola quali il Centro Sportivo, l’utilizzo di piscine, noleggio biciclette ecc. Il Pubblico è presente attraverso i Comuni di Adria e Rovigo che sostengono l’Handicamp con attrezzature, mezzi per il trasporto e visite al campo. I Rotary club del Distretto 2060 con i loro soci e relative mogli, a loro volta, partecipano concretamente e in maniera costante all’intero svolgimento del soggiorno dedicando alla manifestazione energie ed inventiva per rendere il più gradevole possibile la vacanza ai disabili ed ai loro accompagnatori. Il tutto si svolge in una piazzetta dove sono situate le villette. In questo spazio viene installato un tendone capace di contenere le persone ospiti del campus per il pranzo e la cena (la colazione viene consumata nelle rispettive case). I pasti vengono preparati da un noto albergo dell’isola, mentre la preparazione dei tavoli e la distribuzione viene effettuata dai volontari. Alla sera poi vengono organizzati intrattenimenti musicali, sfilate di moda, animazione con prestigiatori, clown, ecc. Durante il giorno gli ospiti sono liberi di frequentare la spiaggia, le piscine, il centro sportivo e partecipare a tutte le attività di animazione dell’isola0. Va sottolineato che il numero dei partecipanti aumenta di anno in anno ed ora supera abbondantemente il numero delle cento presenze per i soli disabili e loro accompagnatori. Complessivamente in questi ventidue anni del “Sogno rotariano di Albarella” sono stati ospitati per una vacanza bisettimanale oltre milleottocento persone che non mancano ancora oggi di dimostrare la loro gratitudine per quanto il Rotary ha fatto per loro. Atmosfera che continua con la celebrazione del Santo Natale che si festeggia a Rovigo, ogni anno la seconda domenica di Dicembre con la Santa Messa nella chiesa della Commenda cui segue un festoso pranzo, al termine del quale arriva di Babbo Natale e una Befana, rotaractiana, con un sacco di doni offerti per tutti i disabili. La cosa più bella è che non tutto finisce li perché a distanza di mesi coloro che hanno partecipato sentono ancora la necessità di comunicare. Qualcuno si domanda se le persone disabili possono essere felici, la risposta viene osservando i loro volti, il sorriso sincero e l’animo pulito lasciano senza parole perché stando con loro si comprende che non siamo noi ad aiutarli ma sono loro che ci trasmettono la gioia di vivere.

 

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