L’avvicinarsi della conclusione positiva della Global Polio Eradication Initiative apre alla speranza della comunità mondiale e alla soddisfazione di generazioni di rotariani. 

L’andamento altalenante del virus nelle zone limite e il corso complesso delle operazioni sul campo alimentano, però, la necessità di ulteriori ingenti sforzi, richiesti che saranno sollecitati con sempre maggiore rigore per i prossimi anni. 

Occorre tenere alta l’attenzione, fugando dubbi e incertezze ricorrenti nei discorsi che serpeggiano nei nostri Rotary Club, spesso sotto forma di malcelata stanchezza e di scarso coinvolgimento, dopo anni di perseverante insistenza: è necessario che si faccia strada la consapevolezza che il cospicuo sforzo compiuto ha avuto, ha e potrà avere, con effetti benefici soprattutto sulle complessive condizioni sanitarie dei paesi in cui si è resto necessario agire con maggiore insistenza.

Al di là dello specifico intento di eradicazione della poliomielite, il progresso sanitario si è manifestato su altre patologie che minacciano la salute dei cittadini di quegli stessi Paesi, e che per via dei più o meno facili, ma certamente frequenti spostamenti della popolazione attorno al mondo, minacciano di fatto la comunità globale.

La consapevolezza dell’importante risultato che la Global Polio Eradication Initiative ha generato deve diffondersi e rafforzarsi nell’ampio concetto della Salute delle Nazioni, tema attorno al quale abbiamo recentemente riunito a convegno alti rappresentanti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, della ricerca, del giornalismo scientifico, degli enti coinvolti nella campagna di immunizzazione. 

Iniziando a ragionare sugli aspetti sanitari del grande tema della Salute delle Nazioni, abbiamo voluto di fatto aprire a possibili riflessioni del Rotary su temi diversi che allo stato delle nostre nazioni sono comunque riconducibili: si tratta di costume, di politica, di sostenibilità economica e progettuale, di cultura. 

Il Rotary ha le possibilità per replicare il modello di cooperazione attivato per la GPEI anche in altri settori. E soprattutto ha l’onere di convogliare l’attenzione dell’opinione pubblica mondiale, del mondo politico, di quello produttivo e di consumo proprio sul rispetto di valori universali, che pongano la dignità degli individui e la Salute delle Nazioni – delle nazioni dei popoli – in una logica di sistema vantaggiosa, basandosi su diversi indicatori di crescita della qualità della vita.

Il convegno dedicato alla nostra Rotary Foundation ha raccolto queste suggestioni, dando voce a testimonianze di elevato contenuto. L’auspicio è che il futuro sia sempre più dedicato a ragionare bene, a pensare in una logica di sistema, perché il nostro fare sia effettivamente produttivo, possa generare risultati.

L’invito del Presidente RI, Ian Riseley

Il video della conferenza

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