Alfabetizzazione significa anche fornire, a chi è giunto nel nostro Paese come migrante ma con sincera volontà di viverci e lavorarci regolarmente, le conoscenze di base della lingua italiana, le modalità e le regole, che disciplinano la vita quotidiana della nostra società. Alfabetizzazione intesa dunque come strumento, non solo efficace ma imprescindibile, di integrazione per coloro che, in fuga da un mondo quasi sempre travagliato da povertà e violenza, vogliono fruire, responsabilmente, di un’accoglienza consapevole».
Questo è lo spirito, e il principio, che ha indotto i Rotary Club Ciriè Valli di Lanzo (Club capofila), Torino 45° Parallelo, Torino Sud Est e Torino Nord a dare vita a un District Grant (ampiamente approvato e cofinanziato dalla Commissione Distrettuale Rotary Foundation) per consolidare e valorizzare il funzionamento di una scuola di italiano per stranieri.
Il Rotary, soprattutto in campo scolastico e didattico, non può e non deve operare da solo: per questo motivo il progetto nasce in collaborazione con l’Istituto Ernesta Troglia, che a Ciriè si distingue per le iniziative di sostegno sociale e culturale, e l’Associazione Il portone del Canavese che opera nel settore dell’accoglienza e dell’integrazione degli stranieri con l’insegnamento della lingua italiana a titolo volontario da parte di esperti insegnanti.
Il principio di base è quello di favorire l’inserimento di persone straniere attraverso l’apprendimento della lingua italiana, degli usi, dei costumi, delle abitudini, e anche, se non soprattutto, della nostra legislazione, a partire dalla conoscenza della Costituzione della Repubblica. Ciò al fine di facilitare l’integrazione nell’ambiente socioeconomico locale e nel mondo del lavoro delle persone straniere che già vivono nel nostro territorio. Non a caso le persone che usufruiranno dei corsi appartengono a categorie eterogenee: si va infatti dalle madri di famiglia ai ragazzi in età scolare di ogni ordine e grado, dagli studenti lavoratori ai padri di famiglia in attesa di poter accedere a un lavoro stabile e sicuro.
Inoltre, l’Associazione Il Portone del Canavese ha stipulato una Convenzione con l’Università per Stranieri di Perugia che consentirà ai corsisti di sostenere esami per via telematica e acquisire un titolo riconosciuto anche dalla Questura ai fini del permesso di soggiorno. Va aggiunto che lo scorso anno la predetta Associazione ha ricevuto numerose richieste, da parte degli Istituti scolastici della zona, affinché gli insegnanti venissero supportati nell’assistenza ai problemi linguistici dei giovanissimi studenti stranieri.
Quale, allora, l’azione del Rotary che si inserisce in un contesto già operativo? Quella, anzitutto, di continuare e potenziare l’azione già intrapresa tramite insegnanti volontari e mediatori culturali, anche coinvolgendo gli studenti universitari che hanno dato la loro disponibilità. Nei confronti di questi ultimi è però necessario prevedere un riconoscimento economico sotto forma di borsa di studio. L’intervento economico rotariano coprirà appunto questi costi, le spese inerenti all’acquisto del materiale didattico e, in generale, le spese connesse ai trasporti e alla logistica.
Ma vi è di più. Vi è infatti l’intervento in prima persona (non solo in ottemperanza alle regole dei District Grant, ma soprattutto per una convinta adesione al progetto) di alcuni soci dei club partecipanti (in particolare del R.C. Ciriè Valli di Lanzo) che assisteranno e appoggeranno gli operatori nella fase di programmazione e durante lo svolgimento dei corsi.
Sarà inoltre istituito, sempre con il supporto prioritario dei rotariani, un banco di ascolto dedicato ai fruitori dei corsi e alle loro famiglie. In tale sede verranno affrontate eventuali problematiche legate, per esempio, alla frequentazione scolastica, alla ricerca di contatti con il mondo del lavoro, nonché a ogni aspetto connesso con le dinamiche di integrazione.
Un’integrazione, come già si è detto, consapevole e aperta alle tante persone straniere responsabili e volenterose. Un’integrazione, sulla cui strada, come si vede, il Rotary fa e può fare molto.

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