Ogni anno club e distretti promuovono progetti e attività di interesse pubblico che rispondono a reali necessità o emergenze della nostra società. Le azioni sono spesso in sintonia con quelle delle amministrazioni locali o nazionali e possono pertanto aspirare ad avere una rilevanza sociale e un’efficacia attuativa che trascendono l’ambito territoriale di club e distretti.
Per questo motivo è necessario e utile connettersi, come ci invita a fare il Presidente del Rotary International, Mark Maloney. Anziché limitare la prospettiva delle nostre attività di interesse pubblico al territorio di club e distretti, dovremmo creare piattaforme inter-distrettuali di intesa su tematiche di interesse generale e comporre un mosaico coerente con le tessere dei progetti dei nostri club che riguardano obiettivi sostanzialmente identici.
Nel pieno rispetto dell’autonomia dei singoli club, potremo dare a questi l’opportunità di inserirsi in un contesto più ampio e divenire, nel proprio territorio, alfieri e portavoce di grandi iniziative di interesse pubblico.
A corredo di questa proposta, aggiungo che la dimensione inter-distrettuale o, possibilmente, nazionale, comporta certamente un minore onere finanziario a carico dei singoli rotariani, mentre offre a molti di loro la possibilità di mettere a disposizione le proprie competenze professionali per azioni di grande interesse pubblico. Le molteplici categorie professionali dei nostri soci sono infatti il viatico migliore per qualsiasi progetto. Il format della piattaforma, almeno inizialmente, potrebbe essere un prospetto facilmente consultabile di tutti i progetti e iniziative di interesse pubblico dei club dei nostri distretti. L’uso di parole chiave sembra essere un criterio semplice per risalire a progetti con obiettivi analoghi, nel contesto di una piattaforma consultabile on-line, e verificare le possibilità di sinergie, collaborazioni e sostegno reciproco. La consultazione della piattaforma permetterà di partecipare a progetti di grande interesse, o di proporne di nuovi chiedendo l’adesione di altri club. Questo è un modo di evitare sprechi di denaro e obiettivi di scarsa rilevanza sociale e umanitaria, che non si confanno con l’immagine di un grande sodalizio internazionale come il Rotary.
Le stesse considerazioni valgono per i progetti internazionali. In questo caso le tematiche sono quelle proposte dalla Rotary Foundation, ma, all’interno di ciascuna di esse, si possono riconoscere tipologie omogenee e progetti praticamente sovrapponibili per scopi, programmazione e prassi attuativa.
Ancora una volta gli intenti e le azioni dei rotariani potrebbero trovare un valido sostegno se inseriti in una trama comune. Si potrebbero lanciare progetti di ampio respiro, sostenuti da sovvenzioni globali, e di durata pluriennale, con maggiori garanzie di continuità ed efficacia. Progetti per i quali collaborino rotariani di vari distretti italiani accanto a quelli dei club beneficiari.
Le sinergie tra progetti diventeranno il fondamento e la motivazione di intese, accordi e collaborazioni con amministrazioni pubbliche e finanziatori privati, che, nel caso di progetti di interesse internazionale, potranno più facilmente coinvolgere enti come la OMS, il WFP, FAO, UNICEF, ecc.
Connettersi oggi è molto più facile che in passato. Il Rotary e i rotariani devono utilizzare i mezzi oggi disponibili per creare sinergie e comunicare meglio tra loro. Ne fanno già da tempo uso le personalità più rilevanti nel contesto internazionale e il Rotary non fa altrettanto. Non dobbiamo quindi stupirci di essere spesso ignorati o non menzionati nei rapporti sui successi di grandi operazioni su scala nazionale e internazionale. Semplicemente non ci siamo fatti vivi nel modo giusto.
Questo è un altro aspetto di grande rilevanza nella diffusione dell’immagine pubblica del nostro sodalizio. Dovremo ripetere e moltiplicare le presentazioni del nostro operato a favore della comunità. Un esempio da seguire in altre città d’Italia, ogni anno, è stata la presentazione dei progetti rotariani di tutti i distretti della nostra zona con una mostra di pannelli in corso Vittorio Emanuele a Milano nella primavera scorsa. Centinaia di migliaia di persone hanno per la prima volta compreso le motivazioni e gli obiettivi del Rotary.
Una piattaforma di progetti articolata in tematiche generali è ovviamente anche un mezzo per semplificare la comunicazione e renderla molto più efficace. Sarà più facile rispondere alla domanda: “Che cosa fa il Rotary?”
Per poter sviluppare gradualmente piattaforme su scala nazionale, dovremmo cominciare a comunicare i progetti in corso. Sulla base di queste comunicazioni da tutti i club e distretti italiani, si potrà creare un database articolato in parole chiave scelte dai titoli e/o dai sommari dei progetti. Questo data base dovrebbe diventare il punto di partenza per i futuri progetti dei nostri club che saranno invitati a consultarlo preventivamente per verificare l’esistenza di progetti analoghi.
Ogni distretto fa normalmente riferimento a uno o più rotariani che hanno le competenze specifiche per realizzare programmi gestionali di buon livello e a costi contenuti: riuniamoli in una commissione inter-distrettuale istituita con queste specifiche finalità. É una commissione che saprà facilmente organizzare riunioni virtuali utilizzando Skype o Zoom, o altri sistemi di incontro telematico.
Mi sembra quindi ragionevole proporre che ogni distretto deleghi un rotariano esperto in comunicazione per creare una commissione inter-distrettuale che metta a punto una strategia di connessione e divulgazione dei progetti promossi dai nostri club. Gli esempi dei progetti più interessanti saranno anche lo stimolo adeguato per i club meno attivi e per i rotariani che potranno riconoscere l’opportunità di offrire le proprie competenze a sostegno di qualche progetto (anche se promosso da un club diverso da quello di appartenenza).

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