Lasciare il segno per un futuro ricco di progetti

– A cura di Gaetano De Bernardis, Governatore del Distretto 2110

L’arrivo del mese di giugno ci suggerisce l’idea che l’Anno Rotariano sta per concludersi e che quindi è tempo di bilanci. Quest’anno, bisogna dirlo con forza, è stato un anno particolarmente coinvolgente per merito, in primo luogo, del Presidente Internazionale Shekhar Mehta, che fin dall’Assemblea Internazionale ci ha spronati a crescere di più e servire di più. Insomma, ci ha indicato la via per il Rotary, quello vero, che si nutre degli insegnamenti di Paul Harris. Nell’invito a crescere di più, infatti non c’è solamente il desiderio di aumentare l’effettivo mondiale ma, come ha spiegato subito dopo, c’è anche l’invito a stare attenti alla qualità dei nuovi soci. Il rotariano, infatti, deve avere qualità umane e professionali eccellenti, capaci di farne un punto di riferimento nell’ambiente in cui vive e opera. Ma ancora più puntuali le riflessioni di Mehta sul service che costituisce, com’è noto, l’elemento distintivo della nostra associazione. E su questo punto Mehta è stato molto deciso, suggerendo a tutti di “sporcarci le mani” nel fare servizio. Bisogna impegnare sé stessi senza delegare ad altri questo compito. Muovendo da questi principi, il mio anno di servizio rotariano è stato improntato soprattutto alla realizzazione di grandi progetti distrettuali presentati ai club “Chiavi in mano”. Al riguardo ho individuato tre macro aree o focus progettuali: l’area ambientale, l’area salute e l’area alfabetizzazione; tutte tenute insieme da un’utilità ambientale, sociale e umanitaria.

All’interno dell’area ambientale sono stati realizzati diversi progetti come “Piantumazione alberi”, seguendo lo slogan “Un albero per ogni socio del Distretto”, abbiamo piantumato ben 4.250 alberi (700 più dei soci), creando ben 9 boschetti (uno per ogni area distrettuale siciliana) e uno a Malta. “SOS api”, considerando l’emergenza, che riguarda la vita stessa delle api, che mette a rischio una serie di prodotti della terra che sono fondamentali per l’alimentazione globale, con la sinergia della 3Bee, una green start up che sviluppa sistemi intelligenti di monitoraggi e diagnostica per la salute delle api, abbiamo messo in sicurezza ben 2.500.000 api in tutta la Sicilia, contribuendo a migliorare l’ambiente del nostro territorio. Tale progetto, concordato con i due Governatori che mi succederanno, avrà durata triennale. Con il progetto “Riqualifica un luogo della tua città” ho invitato i club a riqualificare un luogo degradato della città in cui operano e così sono state migliorate piazze, rotonde, aiuole, strade con l’installazione di fontane, opere d’arte, fioriere, panchine, parchi per far giocare i bambini, al fine di riportare a una fruizione civica luoghi divenuti oggetto di degrado e talvolta di malaffare. Inoltre, a Barcellona Pozzo di Gotto è stato organizzato un Convegno di dimensione nazionale sull’ambiente, prendendo in esame due problemi nodali come l’uso di energie alternative e la gestione dei rifiuti. Successivamente il Distretto ha posto il proprio focus sulla salute fornendo una serie di screening rivolti a patologie cardiache, celiachia, igiene dentale, salute materna e infantile, e cure palliative.
Per l’area dedicata all’alfabetizzazione il Distretto si è impegnato a sostenere corsi di linguistica nei confronti dei migranti che arrivano in Sicilia e nei confronti dei profughi ucraini, corsi digitali per i rotariani che, nel corso della pandemia Covid-19, hanno mostrato notevoli difficoltà nel collegarsi in maniera digitale via Zoom o Google Meet. Con la realizzazione di questi progetti è stata offerta un’immagine estremamente positiva del Rotary e del nostro Distretto. La conferma di questo arriva dall’estremo interesse che l’inaugurazione dei suddetti progetti ha suscitato nei media, anche di dimensione nazionale come la Rai e numerosi giornali nazionali che vi hanno dedicato notevole spazio. Credo che, lavorando sempre in squadra, abbiamo fatto un anno estremamente efficace, poco o nulla portato all’effimero, ma tutto proteso a lasciare una traccia nel futuro.

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