Piantare, seminando speranza

– A cura di Carmela di Natale

Il Rotary ha posto la tutela dell’ambiente tra le sue priorità, riconoscendo che la salute del pianeta è fondamentale per il benessere delle comunità. In questo spirito, noi rotariani abbiamo deciso di agire con concretezza e visione: è nato così Il Bosco del Futuro, un progetto di rimboschimento sperimentale e sostenibile ideato e progettato dal Rotary Club Trentino Nord in collaborazione con il Rotary Club Mainburg-Hallertau (Germania) e numerosi Club del Trentino-Alto Adige, del Veneto, del Piemonte e della Sicilia. La spinta all’azione è venuta dai gravi danni subiti dai nostri boschi a causa della tempesta Vaia del 2018, dell’epidemia da bostrico(Ips typographus) e degli effetti ormai evidenti del riscaldamento globale. Questi eventi hanno segnato profondamente le foreste alpine, mettendo a rischio non solo l’equilibrio ambientale, ma anche il patrimonio culturale e identitario di intere comunità.

Il Bosco del Futuro nasce con l’obiettivo di ripristinare gli ecosistemi forestali in chiave resiliente e adattativa, attraverso la piantumazione di giovani alberi di specie più adatte ai mutamenti climatici, con un approccio scientifico e sperimentale. Le aree individuate, nei territori della Magnifica Comunità di Fiemme e della Magnifica Comunità degli Altipiani Cimbri, sono state duramente colpite da abbattimenti e disseccamenti e ora sono al centro di una nuova speranza: quella della ricostruzione consapevole e diversificata. In Val Cadino, ad esempio, un’area di 7 ettari è stata suddivisa in tre sezioni: una lasciata a evoluzione naturale, una con rimboschimento tradizionale e una dedicata al rimboschimento sperimentale con specie meso termofile. Un secondo intervento è in corso sull’Altopiano di Lavarone, in un contesto complesso e ricco di potenzialità ecologiche.

Il progetto, per un valore di circa 80.000 euro, è sostenuto dai Rotary Club promotori e dal Distretto 2060, con un contributo della Rotary Foundation attraverso il Global Grant (GG2458734). A garantire continuità e cura nel tempo saranno le due Magnifiche Comunità, partner istituzionali e custodi del territorio. Le due aree saranno costantemente monitorate attraverso due stazioni meteorologiche donate dal Rotary, le cui immagini e informazioni sono visualizzabili attraverso le webcam posizionate in loco. Ma Il Bosco del Futuro è anche educazione e cultura: coinvolge cittadini, studenti e istituzioni. Un laureando in Scienze Forestali ha scelto questo progetto per la sua tesi di laurea, mentre la candidatura per l’assegnazione della Bandiera Verde di Legambiente rappresenta un importante riconoscimento del valore ambientale e sociale dell’iniziativa. Con Il Bosco del Futuro, il Rotary dimostra che prendersi cura dell’ambiente è un atto di responsabilità, di servizio e di amore verso le generazioni future, è stata la nostra risposta concreta al motto del Presidente Internazionale dell’Anno Rotariano 2023/2024, Gordon R. McInally, Creiamo speranza nel mondo. E noi rotariani, con le mani nella terra e lo sguardo rivolto al domani, quella speranza la stiamo già facendo crescere.

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