Non conoscerai veramente il tuo club finché non ne sarai il Presidente, non conoscerai veramente il Distretto, finché non ne sarai il Governatore, non conoscerai veramente il Rotary International, finché non frequenterai gli incontri internazionali e, chi potrà, l’Assemblea Internazionale.
Sono rotariano da anni, frequento assiduamente tutti gli eventi distrettuali e ho sempre sostenuto come nella vita di un rotariano
non possa mancare la partecipazione a tali eventi. Ma non si può avere l’idea di cosa sia l’Assemblea Internazionale. È il concentrato di tutti i rotariani del mondo; è un trasferimento di energie, di conoscenze, di amicizia, di voglia di fare. Diventiamo tutti amici appena scendiamo dall’aereo che ci ha portati a San Diego, dopo un viaggio abbastanza lungo.
Un’accoglienza meravigliosa e un’organizzazione impeccabile. Sul pullman che ci portava in albergo un rotariano pieno di entusiasmo,
con un grande cappellone, mi chiese da dove venissi e mi stimolò a entrare immediatamente nel merito dei lavori assembleari. Ero molto stanco, ma l’adrenalina dell’evento mi teneva tonico. Mi chiedevo chi fosse. Era Frank Devlin, Past Presidente Internazionale, di una particolare semplicità e affabilità.
Si vede che è una persona intelligente. Ed è andata avanti così per tutta la durata dell’Assemblea. Persone mai viste, diventavano immediatamente amiche, e un elemento di diversità quale la lingua non impediva minimamente i contatti. Per giorni abbiamo ascoltato un gran numero di testimonianze, progetti, obiettivi. Per giorni ci siamo confrontati con i DGE di tutto il mondo durante le varie sessioni,
sempre con istruttori e compagni di studio diversi, conoscendo le problematiche degli altri distretti, la loro operatività e le loro
esigenze. Abbiamo ascoltato come il Rotary vuole cambiare per essere sempre più presente nel contesto sociale; abbiamo ascoltato i progressi, e le difficoltà, del progetto “End Polio Now”, abbiamo conosciuto un gran numero di grandi benefattori, per
gran parte provenienti dall’estremo oriente, che versano più di 250.000 dollari, abbiamo parlato della riforma del Rotaract – secondo
me – ancora da definire completamente, abbiamo sentito cosa fanno nelle altre parti del mondo.
Che dire di Holger e Susanne? Fantastici, sorridenti, disponibili a una chiacchiera, sempre in mezzo a tutti. Bellissimo, tra gli altri, l’intervento di Holger con l’illustrazione del nuovo logo, mentre tutti scattavamo disperatamente il maggior numero possibile di fotografie.
Abbiamo soltanto lavorato? No. Abbiamo cantato durante la sfilata con il nostro tricolore e ci siamo commossi durante l’appello dei vari Paesi, con le bandiere di tutto il mondo, e quando abbiamo ascoltato le testimonianze di quanto il Rotary sia attivo e importante nel mondo; abbiamo sventolato delle torce elettriche festeggiando i progressi dei nostri progetti, mentre Holger vestiva la maglietta dell’End Polio Now, e abbiamo ballato durante la dancing night, rigorosamente fino alle 22.
Abbiamo respirato Rotary dall’inizio alla fine e abbiamo fatto il pieno di energia, che dovrà durare almeno fino alla fine del nostro mandato.
Grazie Rotary, per averci cambiato più di quanto noi vogliamo cambiarti.

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