Un progetto comune a tutela dei senior
Secondo i recenti dati ISTAT in Italia, a inizio 2020, vivevano 13.946.954 persone con più di 65 anni. Si tratta di oltre il 23% dell’intera popolazione. Oggi gli over 80 ammontano a circa 4,4 milioni di persone con una forte prospettiva di crescita e una media di anzianità attuale seconda soltanto al Giappone. Effettivamente invecchiare non è una cosa semplice. L’invecchiamento è accompagnato da un aumento degli acciacchi: i problemi cardiovascolari, il diabete, la malattia di Alzheimer, i tumori, le difficoltà respiratorie, i problemi muscolo/scheletrici e altre patologie neurodegenerative. A questo si aggiunge il fatto che in passato gli anziani ricoprivano un ruolo di primo piano all’interno della vita familiare e sociale. Ma oggi le cose sono cambiate: i figli, con le loro famiglie, vivono in città diverse, creando condizioni di isolamento, con rare occasioni di contatto, anche solo telefonico.
Solo pochi anziani scelgono di partecipare a incontri collettivi, presso punti di aggregazione quali centri per anziani, circoli, parrocchie o sedi di partiti politici e associazioni. Il vivere da soli, i contatti sociali poco frequenti, i problemi di salute, la perdita dell’autosufficienza e/o di una persona cara sono tutti eventi che creano sentimenti di vulnerabilità e ansia, che sconfinano, talvolta, nella depressione. Un fenomeno che dovrebbe orientare il sistema sociale ad affrontare il problema, tramite un patto pubblico e privato che consenta di dare risposte coerenti con le nuove esigenze. Sono i motivi che hanno portato il nostro Governatore Vincenzo Carena a suggerire ai club del Distretto 2031 una sola grande iniziativa, come un insieme dei service dei club e del distretto, coesi attorno a un unico tema, a un unico fine, attorno al quale organizzare il potenziale di servizio di tutti.
È nata così la proposta del tema distrettuale Tutela dell’Anziano per le attività di servizio dei club per l’Anno Rotariano 2024/2025. Un progetto comune, a favore di un soggetto debole e fragile, che necessita di attenzioni e cure importantissime, che spesso gli vengono negate perché attira minori attenzioni rispetto a un bambino, a un giovane o a una donna. I Rotary Club e i Rotaract Club del Distretto 2031 sono stati chiamati a sviluppare attività di servizio di una certa importanza, che potevano essere declinate in modo assolutamente libero nell’ambito della garantita discrezionalità dei club, a titolo individuale, oppure con più club che collaborassero anche a livello di gruppo, possibilmente con un intervento di attività personale dei soci e non con un semplice investimento di denaro.
Per affrontare il tema unico della Tutela dell’Anziano i club hanno implementato strumenti per misurare l’impatto dei progetti e migliorarne l’efficacia, hanno adottato nuove tecnologie e approcci innovativi per massimizzare i risultati, hanno aumentato grandemente il coinvolgimento e la partecipazione attiva dei soci. Si sono attuate iniziative di assistenza domiciliare, di sostegno a chi si prende cura di loro, di promozione di nuove soluzioni per chi fosse obbligato ad abbandonare la propria abitazione per affrontare difficoltà economiche, di assistenza domiciliare, di accompagnamento per visite urgenti, per implementare soluzioni di vita associativa, oppure anche solo di compagnia, in quanto ammalati, oppure ricoverati in strutture quali case di riposo, RSA, ospedali, ospizi e simili. Si sono organizzate gite fuori porta e viste culturali. A coronamento di queste iniziative un convegno distrettuale, con il coinvolgimento di autorità civili della Regione Piemonte e del Comune di Torino, su eventi realizzati e risultati ottenuti, con testimonianze, video, approfondimenti culturali e anche uno spazio festoso dedicato agli anziani coinvolti. Con l’obiettivo di valorizzare l’impatto dell’azione rotariana e rafforzare il legame tra i club e il territorio.
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