I volti della professionalità: spazio all’impegno dei soci rotariani nel mese dell’azione professionale.

Ammesso al Rotary Club Bologna Ovest Guglielmo Marconi il 20 ottobre 2003, ha ricoperto i ruoli di Prefetto, Segretario per due anni, Presidente del Club nell’annata 2016-2017, Presidente di Commissione Immagine Pubblica per sei anni, Presidente di Commissione Sviluppo Effettivo. A livello distrettuale è stato membro della Sottocommissione raccolta fondi, della Commissione per l’organizzazione del congresso distrettuale (2 anni); Presidente della Sottocommissione Alumni; attualmente Assistente del Governatore D2072 e Presidente della Sottocommissione Informatizzazione e Social Web. È stato insignito di 5 PHF.

Servire al di sopra di ogni interesse personale è il motto principale del Rotary, ma anche fondamento della professione notarile: cosa condivide il notaio con il rotariano?
Come notaio e come rotariano vivo una sorta di osmosi positiva di valori comuni che si realizza quotidianamente nello svolgimento della mia professione. Calarmi nella realtà di chi mi sta di fronte, a qualunque condizione o estrazione questi appartenga, e garantirne gli interessi nel rispetto dello Stato e delle Istituzioni, è un’azione molto simile a quella su cui si fonda la tradizione rotariana nell’agire per il bene della comunità.

Quindi sono molte le affinità con il Rotary?
Per me è semplice applicare i principi rotariani alla professione di notaio perché rappresentano i valori deontologici ed etici a cui sono sempre stato preparato: agire per il bene comune appartiene radicalmente alla mia formazione professionale.

Qual è il suo rapporto con i giovani nell’azione professionale?
Appena diventato notaio ho iniziato a insegnare alla scuola di formazione notarile (che prepara i neolaureati alla professione), opera che continuo tuttora. Il rapporto con le nuove generazioni è innanzitutto un arricchimento per me, attingo sapienza e ispirazione dall’evoluzione della nostra storia che i giovani rappresentano. Da parte mia mi impegno a trasmettere gli aspetti positivi dell’esperienza, ma soprattutto a far comprendere l’importanza e il valore della pace. Cerco anche di trasferire la consapevolezza del concetto di privilegio, che chi ha avuto di più ha maggiori responsabilità, nonché la peculiarità di questa scelta professionale, per cui prima delle regole viene l’etica, cioè la scelta del bene comune.

Questo comporta una responsabilità importante…
La responsabilità di incidere nella salvaguardia dei valori della concordia e dell’armonia, chiaramente sintetizzati nella prova delle quattro domande su verità, giustizia, amicizia e pace.

Nella sua sala delle stipule campeggiano la bandiera dell’Italia e dell’Europa, un’altra affinità con la tradizione rotariana?
La bandiera è un simbolo importante, un forte richiamo al senso di appartenenza e di tradizione, segno che infonde fiducia e accoglienza. Anche il Rotary rispecchia nella ritualità dell’onore alle bandiere la forza di questi valori.

Molteplici le sue attività rotariane, quale in particolare vuole ricordare?
L’organizzazione di quattro edizioni (compresa l’ultima che parte il 26 gennaio) della Coppa Rotary Fipav che porta sui campi da gioco il Sitting Volley, sport paralimpico nel quale si confrontano atleti normodotati assieme ad atleti con handicap agli arti inferiori, che quest’anno parteciperà alle Olimpiadi e la cui squadra nazionale femminile è vincitrice della medaglia di bronzo agli ultimi campionati mondiali dietro ad America e Cina.

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