Progetti, visite, iniziative e novità

– A cura di Carlo Conte

Il cambiamento è parte integrante delle nostre vite, personali e professionali. A volte riusciamo a gestirlo, altre dobbiamo subirlo. Il nostro Rotary ovviamente non ne è esente, per questo prima di iniziare il mandato abbiamo preparato una serie di iniziative volte a trasformare un modo di fare Rotary, con però un obiettivo ben preciso: stimolare i club a realizzare progetti di servizio.
La strategia parte da un concetto semplice: più club efficienti insieme possono produrre service di impatto maggiore, nel territorio di competenza o nel mondo. Per questo abbiamo deciso di accorpare più club in un gruppo più grande, comprensivo di sette od otto club, riuniti per provincia: un gruppo unico a Mantova, uno a Cremona, a Pavia, a Piacenza, a Lodi, nella bassa milanese. Eccezione per Brescia, che per il numero di Club deve avere quattro gruppi.
Novità assoluta un e-Gruppo, che raccoglie tutti i gruppi elettronici del distretto (cinque). Si è cercato, grazie al grande lavoro degli Assistenti, di superare quell’individualismo rotariano per passare a un concetto più ampio di lavorare insieme. Gruppi più grandi, service di gruppo, progetti più impattanti per il territorio. Per stimolare ulteriormente questo concetto, è stato messo a bilancio un Fondo Progetti, non alternativo ai FODD ma integrativo: le sovvenzioni distrettuali possono arrivare a finanziare ora il 50% dei progetti di gruppo, ovviamente se si rispettano le condizioni del bando.I risultati sono stati fino a ora molto lusinghieri: moltissimi Presidenti di club si sono parlati e hanno interagito nell’ambito del gruppo portando idee e progettualità comuni. I lavori di gruppo sono triplicati.
Visite ai club: anche qui abbiamo cambiato. Quando questa rivista verrà pubblicata, tutti i 74 club del Distretto saranno stati visitati, portando il messaggio del Presidente Internazionale due volte, una singolarmente a livello amministrativo in Zoom e una di gruppo personalmente. Si sono privilegiate le visite amministrative in Zoom per capire lo stato di salute del Distretto, intervistando uno per uno e dedicando tutto il tempo necessario, più di 750 dirigenti di club. Sono emersi concetti di enorme portata, che meriterebbero di essere singolarmente approfonditi: la comunicazione, l’amicizia, la formazione, la volontà di incidere maggiormente nel territorio, la possibilità di apertura verso altre associazioni di servizio. Quello che però mi ha più colpito è stato il desiderio di “volere osare di più”, realizzare qualcosa di veramente importante, progetti che possano veramente migliorare la vita delle persone.
Le visite in presenza e di gruppo invece sono state delle vere e proprie feste. Davanti a ogni gruppo che oscillava tra le 150 e le 230 persone, il messaggio della nostra Jennifer Jones è stato attentamente ascoltato ed estremamente apprezzato. Si è dato spazio anche a tutti i Presidenti, che hanno avuto modo di presentare i loro progetti in un clima di grande convivialità.
Non posso infine non citare l’enorme successo del progetto comune costruito insieme ai colleghi DG Il Rotary Nutre l’Educazione in partnership con Rise Against Hunger. il 23 ottobre a Cremona eravamo più di 330 entusiasti di costruire un futuro per dei bambini africani. Non avevo promesso risultati, avevo promesso di dare tutto me stesso. Da subito. Mi sento come dopo un tuffo in mare, nel nostro mare rotariano. So che devo nuotare, forte, fortissimo, ma ora lasciatemi godere per un attimo la freschezza dell’acqua, il profumo del mare, il sole e la risata di un bimbo in lontananza.

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