Il Distretto 2101 riconosciuto come Distretto Costruttore della Pace Globale dal Rotary International

– A cura di Ugo Oliviero

Il Rotary ha sempre considerato la pace come una pietra angolare della sua missione e la costruzione della pace, oltre a essere un’area specifica di intervento, le percorre tutte in modo sotterraneo. Nell’instabilità geopolitica degli ultimi anni, che mette a serio rischio la sicurezza globale, si è deciso di inserire l’istituzione di un premio Prima di tutto la pacenel piano strategico del Distretto 2101. Volendo essere un Distretto leader nel panorama nazionale e internazionale, e punto di riferimento nel mondo rotariano, abbiamo ritenuto giusto istituire questo premio con sede a Pompei, e organizzare un convegno internazionale sulla pace con la premiazione di una persona o organizzazione che si è distinta nell’anno nel promuovere la pace tra i popoli.
Nel corso del primo incontro con i Presidenti del mio anno, durante il quale ho richiesto su quali aree di intervento del Rotary International volessero indirizzare i propri progetti, ho potuto constatare come questo bisogno fosse sentito da tutti loro come obiettivo prioritario sul quale lavorare e confrontarsi. Su queste basi, è nato il tema del convegno internazionale come appuntamento annuale e caratterizzante l’impegno del Distretto per la pace. Hanno acquisito un significato simbolico la scelta della città di Pompei (il cui fondatore, Beato Bartolo Longo, ha voluto dedicare alla Pace Universale la facciata della Basilica) e la data (il giorno prima della Domenica delle Palme), tradizionalmente legata a un messaggio di pace. Come ha ricordato l’Arcivescovo di Pompei Mons. Tommaso Caputo, nel giorno dell’inaugurazione della facciata, il 5 maggio 1901, il Beato pronunciò di fatto il suo testamento: «Vi lascio la pace», la pace e nient’altro, perché la pace veniva, e viene, prima di ogni altra cosa.

L’organizzazione è stata affidata ai due club cittadini, il Rotary Club Pompei (Presidente Michele Boccia) e il Rotary Club Pompei Villa dei Misteri (Presidente Giovanna Giordano), costantemente seguiti e supportati da me e da Anna Maria Ieraci Bio, nella sua qualità di Formatrice dell’Area Vesuvio – Pompe – Nocera, oltre che dai vari delegati Rotary e Rotaract. Il convegno, promosso insieme con il Rotaract del Distretto 2101, ha visto interventi autorevoli sui diritti umani e la loro violazione, sulla condizione femminile, in particolare in tempo di guerra, sull’impegno del Rotary International e di altre organizzazioni umanitarie. Esso è rientrato nel training di tre giorni, tenutosi per l’occasione a Pompei, del Summit Europeo della Coorte di Attivatori per la Pace Positiva, nata dalla partnership del Rotary International con l’Institute for Economics & Peace, guidata da Maria Vittoria Gargiulo. A conclusione del Convegno, è stato conferito il premio Prima di tutto la pace alla Comunità di Sant’Egidio, fondata da Andrea Riccardi nel 1968 e oggi diffusa in 70 Paesi del mondo, da sempre impegnata in iniziative di pace a livello locale e internazionale. Papa Francesco ha definito la Comunità “preghiera, povertà e pace” con una sintesi estremamente efficace, nella quale la parola pace posta alla fine indica davvero lo scopo ultimo della riflessione e dell’impegno di Sant’Egidio.

Il premio, consistente in una scultura (creazione di Casa Ascione) e in una donazione, è stato ritirato dal Prof. Francesco Dandolo, il quale, nella sua lectio magistralis, ha illustrato le molteplici attività della Comunità di Sant’Egidio in particolare per la pace: «La guerra avvilisce, deprime ogni pensiero, genera odio, avvelena i rapporti nella società, introducendo l’idea che bisogna sempre schierarsi. Al contrario, la pace apre a guardare lontano, a sognare, ad ascoltare, a definire progetti per l’armonia dei popoli. Bisogna far emergere la profonda volontà di pace della maggioranza. È necessario dare voce all’anelito dei popoli, delle madri e dei padri, delle donne che non vogliono la guerra». Nelle sue diverse articolazioni, anche con le proposte emerse per potenziare l’azione a favore della pace, questo importante evento distrettuale ha rappresentato il primo passo di un Distretto che sa di doversi evolvere da testimone inconsapevole a costruttore di pace, seguendo un percorso che ci si augura possa continuare negli anni: prima di tutto la pace, per poterci dedicare con forza e lungimiranza alle sfide poste in atto da fenomeni quali la globalizzazione, l’avvento delle nuove tecnologie, la crescente desertificazione, la fame e lo spreco alimentare, i flussi migratori, le nuove povertà. Prima di tutto la pace, per esercitare il nostro diritto-dovere di cittadini consapevoli, solidali e partecipi delle enormi problematiche dei nostri tempi, per continuare a coltivare la speranza in un mondo migliore.
Per conservare la memoria delle molteplici prospettive offerte dagli illustri relatori e come punto di partenza per ulteriori riflessioni e azioni volte a promuovere una cultura di pace, si è deciso di pubblicare gli Atti del Convegno. Il volume, curato da me e da Anna Maria Ieraci Bio, è stato consegnato a tutti i partecipanti al Congresso Distrettuale. Suggello all’impegno costante per la pace che ha caratterizzato l’anno del Distretto è stato il riconoscimento conferito dal Rotary International al Distretto Rotary 2101, unico in tutta la Zona 14, di Distretto Costruttore della Pace Globale del Rotary International.

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