Una catena rotariana per aiutare la popolazione ucraina

«Cari Governatori, cari amici rotariani! Apprezziamo gentilmente il vostro supporto. A nome di tutti i rotariani del Distretto 2232 in Ucraina e delle centinaia di migliaia di ucraini che attualmente subiscono l’aggressione russa, grazie di cuore!» Così, Volodymyr Bondarenko, Governatore del Distretto 2232 della zona 21 del Rotary International, ha iniziato le lettere indirizzate al Governatore del Distretto 2032, Silvia Scarrone, al Governatore del Distretto 2060, Raffaele Caltabiano, al Rappresentante distrettuale Rotaract 2060, Francesco Roberto, e al Rappresentante distrettuale Interact 2060 Luca Parmeggiani. «Grazie al vostro sostegno le persone nelle regioni ucraine ricevono aiuti medici umanitari molto importanti, soprattutto i feriti durante i bombardamenti. Inoltre, madri e bambini, anziani e disabili possono godere di un sollievo temporaneo».
Il Rotary, in merito alle preoccupanti condizioni di vita della popolazione ucraina, causate dalla guerra, sta utilizzando le proprie reti di conoscenze e una consolidata esperienza per agire rapidamente in quella regione. In questo quadro si è mosso anche il Distretto 2060, che con il suo Governatore, ha definito le linee guida del proprio intervento, creando una “catena rotariana” per far giungere direttamente nelle mani dei soci dell’Ucraina i materiali necessari. A rinforzare questa catena, in Italia, si è aggiunto a pieno titolo, il Distretto 2032 con il Governatore Silvia Scarrone e il coordinatore del C.I.P. Zona 14 Antonio Rossi. E così, il 26 aprile scorso, il primo camion si è mosso principalmente con medicinali e apparecchiature mediche, rispondendo ad alcune delle richieste dettagliate, arrivate direttamente dall’Ucraina. «Il nostro aiuto – ci ha confessato Raffaele Caltabiano – lo abbiamo dato attivando un ingranaggio ove le diverse ruote dentate operano insieme e ottengono un risultato che poche altre organizzazioni di volontariato possono offrire». Un ingranaggio in grado di ricevere le richieste dei rotariani ucraini del Distretto 2232, di passarle ai giovani del Rotaract tramite il RD Francesco Roberto, dell’Interact con il RD Interact Luca Parmeggiani, e di trovare un valido alleato in Silvia Scarrone. «Il Distretto 2032 – ha confermato Silvia Scarrone – è stato tra i primi a intervenire in favore della popolazione ucraina. Tramite Antonio Rossi, Presidente del RC Genova Centro Storico e referente per la zona 14 dell’Ucraina, ai primi di marzo eravamo alla frontiera tra Polonia e Ucraina a portare aiuti: non potevamo rimanere con le mani in mano».
I beni acquistati e raccolti vengono poi trasferiti grazie a una colonna di autoarticolati che parte dall’Italia per raggiungere la Romania e la Moldavia, dove aspettano sul confine i rotariani ucraini, seguiti da Adrian Luca, Governatore del Distretto Romania e Moldavia. Per il confezionamento e il caricamento del materiale sono intervenuti con entusiasmo ed energia il Rotaract e l’Interact che ne hanno curato la raccolta e l’immagazzinamento. Ma non vanno dimenticati Antonio Abate del Rotary Club Bolzano-Bolzen, che cura i rapporti con le prefetture per l’accoglimento dei profughi, Alberto Rosa Bian del Rotary Club Udine Patriarcato, che come responsabile della Commissione Emergenze mantiene il collegamento con le Protezioni Civili delle nostre Regioni, e Simona Pinton del Rotary Club Padova Euganea, in contatto con la rete internazionale del Rotary Support. A seguire i medici Lucia Crapesi e Stefano Calabro, validi consulenti per tutte le decisioni relative agli aiuti sanitari, Nicola Duodo, che raccoglie e supporta l’accoglienza messa a disposizione dai rotariani, e Marco Avezzu Pignatelli, che si occupa del collegamento tra club Rotary e Rotaract.

La task force del Distretto 2060 si è avvalsa delle diverse competenze dei partecipanti che si sono coordinati con gli assistenti del Governatore. L’obiettivo impegnativo era portare direttamente il carico nelle mani dei rotariani ucraini affinché questi li potessero distribuire a coloro che ne avevano più bisogno, senza lasciarsi scoraggiare da intoppi burocratici. A metà aprile sono state raccolte oltre 20 tonnellate di beni, di cui il 35% medicinali, il 40% alimentari e il 25% indumenti. A questi vanno aggiunti i medicinali acquistati dai Distretti 2032 e 2060, grazie alla generosità di tutti coloro che hanno fatto versamenti sui conti correnti dedicati, e da alcune case farmaceutiche che hanno offerto presidi terapeutici per sottolineare la vicinanza al popolo ucraino. Più complessi si sono dimostrati la ricerca e l’acquisto di strumentazione medica estremamente necessaria per poter curare le ferite di guerra. In più, oltre alla generosità di quanti hanno donato alla Onlus, sono stati raccolti 40.000 euro che hanno consentito di raggiungere un valore totale di medicinali e strumentazione di oltre 60.000 euro. Tutti i beni hanno raggiunto alla fine di aprile l’hub Rotary del Distretto 2242 a Baia Mare nel nord della Romania. Tutto è andato come si auspicava e il materiale è stato consegnato, grazie ai rotariani rumeni, al Governatore Luca Anton e al Governatore dell’Ucraina Volodymyr Bondarenko. Un ottimo lavoro di squadra che ci ha fatto sentire tutti molto vicini alla popolazione ucraina. Ma altro si può fare e si sta già lavorando perché la macchina è ben rodata. Tutto questo non deve abituarci a pensare che siano avvenimenti lontani da noi. Molti possono essere gli interrogativi che ci devono far riflettere ma come rotariani, oltre al pensiero, dobbiamo ricorrere all’azione, il nostro modo per servire per cambiare vite come ci ha insegnato Shekhar Mehta, il nostro Presidente Internazionale.

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