«Parliamo con la voce comune dell’Europa, all’Europa e ai leader delle istituzioni europee»: in queste parole c’è la sintesi del grido lanciato da Patrizia Cardone (Governatore del Distretto 2080) ai distretti europei ma, anche e soprattutto, ai club, ai rotariani e ai rotaractiani tutti del Vecchio Continente.
Per dare corpo al grido e ai suoi contorni, Patrizia ci ha chiamato a raccolta, proponendo un’iniziativa già condivisa da tanti: trovarsi a Roma, dove il 25 marzo del 1957, in Campidoglio furono firmati i Trattati che fornirono le basi per la costituzione dell’Unione Europea. Trovarsi a Roma per un incontro dove la nostra identità, con il nostro spirito del servire energico, creativo e solidale, possa far superare le incertezze per proteggere e ricreare la “casa comune”.
Trovarsi a Roma il 23 febbraio del 2019, proprio nel giorno del nostro compleanno, per firmare un Manifesto dei rotariani Europei nell’ambito di un Forum appositamente organizzato, un Forum che – già nel nome “Rotary4Europe” – identifica la sola voce con la quale parliamo quotidianamente, è un grande onore. E questa voce sa di generosità, di servire al di sopra dell’interesse personale, di leadership, di etica, di professionalità e di cultura (caratteristiche, queste, che ci distinguono nel mondo e ci danno la spinta valida per un rilancio vero e fattivo della nostra Europa).

A questa voce arriveranno risposte adeguate, perché ogni cosa è stata prevista: dal sito per le informazioni suppletive e per l’iscrizione (http://rotary4europe.eu) al programma dell’evento (il Forum di sabato 23 sarà preceduto da un flash mob nel pomeriggio del venerdì 22 a Piazza del Popolo, e sarà seguito da una giornata dedicata a volontarie visite culturali).

Inspire@EU è il motto del Manifesto che sarà presentato, nella due giorni, alle autorità europee e che porterà progetti di grande respiro e di lunga durata: progetti che il Forum (molto orientato ai rotaractiani, i giovani del Rotary, perché vuole lasciare un’eredità tangibile per il domani) proporrà e che saranno realizzati in comune dai club attivi nei Paesi dell’Unione.

Del Manifesto stesso, ci piace, per concludere, riprendere il secondo passaggio:
«Come Rotariani europei, siamo orgogliosi delle nostre radici nazionali, delle nostre storie, delle nostre culture e delle nostre identità. Siamo anche orgogliosi di condividere una civiltà e un’identità europea comune. Seguendo gli insegnamenti del nostro fondatore Paul Harris, ci impegniamo a rispettare i valori che ci definiscono, a garantire l’uguaglianza sociale, la solidarietà tra i popoli, la piena occupazione e a diffondere la cultura dei diritti umani. Condividere gli ideali dell’integrazione europea e servire la comunità al di sopra di qualsiasi interesse personale, è importante per noi, perciò vogliamo lavorare insieme, a livello europeo, per contribuire a una società più giusta, sostenibile e inclusiva».

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