La grande sfida del Rotary milanese

– A cura di Michele Catarinella, Governatore Distretto 2041

Nel Rotary ogni anno ha la sua cifra, le sue parole d’ordine, i suoi snodi. L’anno che si è chiuso ha avuto l’obiettivo di stimolare la riflessione nei club e nel distretto sulle forme e i contenuti che devono caratterizzare il Rotary milanese nel secondo quarto di secolo, per procedere, a fronte di questa consapevolezza, a rendere il Rotary ancor più leader di pensiero e di azione nella nostra comunità. Oltre a questa riflessione, che dovrà riguardare anche le modalità di organizzazione e preparazione della leadership distrettuale, c’è stato molto lavoro sul campo, con numerosi programmi e progetti, in continuità con il passato e in aggiunta a esso: ricordo Due passi con le stelle e la partnership con l’Accademia Teatro alla Scala, i tre tavoli su Giovani, Lavoro e Ambiente e Diamo Spazio allo Spazio, programma a dir poco innovativo a livello nazionale ed europeo.

Sulla progettualità si gioca una delle grandi sfide per il futuro del Rotary a Milano: l’ormai ineludibile necessità di dar vita a un numero ridotto di progetti di grande impatto e condivisi tra i club, dato che per la nostra comunità conta il Rotary in quanto tale, e non i singoli club con le loro spesso piccole iniziative. Un’altra sfida riguarda le strategie sull’effettivo dei club, che abbiamo suggerito di orientare alla conservazione, al mantenimento dell’effettivo, e, ove possibile, alla crescita graduale. In ultimo, l’importanza del rapporto con le grandi istituzioni pubbliche e private di Milano, con cui da sempre il Rotary e il distretto milanese interagiscono in maniera fruttuosa, tra cui voglio citare gli otto Atenei ambrosiani con tutti i quali vi sono consolidati rapporti e progetti per il futuro. Ritengo anche opportuno tornare sulla Pace, obiettivo ultimo del Rotary, che deve partire dall’interno dei club e dei cuori dei soci, per essere pace vera e potersi diffondere anche all’esterno.

Un’idea fortemente innovativa, nel quadro delle iniziative sulla comunicazione esterna, è stata la nascita del canale televisivo sul network internet di Europa TV, che ha da subito raccolto un gran consenso: Rotary 2041 TV e il tg mensile Rotary 2041 News sono ormai diventati la voce dei club per far conoscere all’esterno del nostro mondo le iniziative, i service e le attività realizzate. Sempre sotto il profilo della comunicazione esterna, e del servizio a favore della comunità, ha avuto un’ampia partecipazione e gradimento il corso di Educazione Politica tenuto da ottobre ad aprile in collaborazione con il Distretto Lions, l’Osservatorio per Milano e altre rilevanti realtà associative milanesi, con la presenza di importanti relatori e moderatori, che potrà essere riproposto in futuro. Ugualmente efficace la comunicazione interna con il prezioso strumento di Onde, che ha generato uno spin off con un taglio più giovanile, Onde Rocks.

Si è poi consolidato il già buon rapporto con il Rotaract e con il suo RD Alessandro Generali, insieme al quale abbiamo lavorato molto, e del resto in ogni visita due temi costanti sono stati, dopo la riflessione sul rapporto tra continuità e cambiamento, da una parte l’importanza della contribuzione (e su questo i risultati del distretto parlano da soli) e del pieno utilizzo di tutte le risorse della Rotary Foundation, testimoniato dai tantissimi Global Grant messi in piedi dai club e dal, e dall’altra parte il riconoscimento di come oramai sia naturale pensare, all’interno dei nostri club, all’ammissione come soci dei giovani rotaractiani a fronte della comunanza di valori e di impegno nel service e nelle attività. Mi ripeto: il Rotaract rappresenta (ovvio, non da solo) il futuro del Rotary.

Concludo esprimendo la mia gratitudine verso gli amici componenti della mia Squadra Distrettuale, che hanno condiviso con me fatiche e gioie, e verso i presidenti e i soci dei club, che hanno reso così unico per me questo anno.

Tutti i progetti >