Sotto la guida di Alberto Azzolini, Governatore Distretto 2072
– A cura di Maria Grazia Palmieri
Un anno irresistibile, coinvolgente come solo l’amicizia e un approccio pervaso di allegria e leggerezza possono offrire. Un’annata con punti fermi: i giovani e la comunità al centro, espressi in pochi ma impattanti eventi che hanno generato grande entusiasmo. Comunicazione al top e tanto altro ancora. «Sin dall’inizio ho chiarito che desideravo organizzare pochi eventi, ma che avessero una forza trascinante, capaci di generare attenzione ed entusiasmo tra tantissimi rotariani partecipanti, puntando, come poi è stato, a grandi numeri» dice Alberto Azzolini. Partendo dal titolo dei tre eventi, cioè Il Rotary per i giovani e le Comunità, ognuno è entrato nel merito di vari argomenti con relatori d’eccezione.
Il primo incontro si è svolto a fine ottobre a Bologna, presso l’ex FICO (oggi Gran Tour Italia), con circa 700 presenze. Lo psicologo Stefano Rossi ha affrontato il tema della violenza di genere, mentre Giacomo Sintini, ex pallavolista, ha parlato degli stili di vita, raccontando con ispirazione come abbia superato un’improvvisa e grave malattia, conquistando una visione nuova e illuminata della vita. Il secondo evento, a febbraio, si è tenuto a Reggio Emilia, nella suggestiva cornice di Ruote da sogno, tra una moltitudine di moto e auto d’annata, assolutamente sensazionali. Autostima, valori, ruolo del mental coach e tecnologie sono stati al centro degli interventi. I relatori: Riccardo Camarda, autore, formatore e speaker; Riccardo Ceccarelli, mental coach di grandi personaggi dello sport e non solo; Tommaso Ghidini capo ingegneria meccanica ESA (Ente Spaziale Europeo). Infine, il terzo appuntamento si è svolto a maggio alla Unitec di Lugo. Il focus? La transizione ecologica e la nuova imprenditoria: sostenibilità, ambiente, start-up e giovani imprese. Una giornata di grande interesse, con l’intervento del Prof. Fabio Fava, illustre docente e rotariano; dell’ex Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, già Rettore, Assessore regionale e Chair delle Cattedre UNESCO; di Carlo Cavicchi, storico Direttore della rivista Quattroruote; e di Massimo Moretti, vero e proprio genio sognatore. Hanno partecipato anche numerosi rotariani e si è tenuta la premiazione del Bando Start Up.
I goal dell’annata di Azzolini si sono poi espressi su più fronti: 100 nuovi ingressi nell’effettivo, 20 Global Grant presentati (mai così tanti presentati dal distretto), 4 borse di studio, 58 scambi giovani, numerosi progetti sulla disabilità anche in sinergia con la ministra Locatelli. E ancora, un ottimo VTE con la partecipazione albanese anche durante il Congresso di Rimini, la nascita di quattro nuovi club e l’organizzazione di diversi RYLA: a Riolo Terme (BO), dal titolo L’uomo, il tempo, lo spazio, il RYLA Junior a Bologna e il RYLA di Malta. «Ma parliamo di comunicazione» sottolinea Alberto Azzolini. «Ho puntato moltissimo su questo tema, perché lo ritengo fondamentale per proiettare il Rotary nel futuro e farlo conoscere tra la gente. Per questo ho voluto una sottocommissione dedicata ai social, con reel accattivanti, leggeri ma dai messaggi profondi, spesso con un tocco ironico e spiritoso. Instagram e Facebook sono stati potenziati in questa direzione, mentre l’apertura di Linkedin ha permesso di intercettare un pubblico differente. E posso dire con soddisfazione che i numeri di visualizzazioni mi hanno dato ragione».
Spettacolari anche i risultati del format televisivo Fucina di idee, in cui startupper presentano le proprie idee innovative a due rotariani. Le 14 puntate, replicate tre volte ciascuna, sono andate in onda sull’emittente regionale TRC. «In ogni puntata, in un minuto, ho raccontato cosa fa il Rotary per i giovani. Tengo a sottolineare che questa seconda edizione ha registrato un incremento di pubblico del 30%, per un totale di 1.995.588 telespettatori. Un successo, che dimostra come il Rotary sia entrato nelle case, conquistando l’interesse e la fidelizzazione del pubblico, sempre più consapevole del valore del nostro sodalizio».
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