Le basi per raggiungere ulteriori traguardi nel prossimo anno

– A cura di Edoardo Gerbelli, Governatore del Distretto 2042

È passato quasi un anno e sembra ieri quando il 1° luglio del 2021 ci siamo ritrovati a Roma, con tutti i Governatori d’Italia, di Malta e di San Marino, per rendere omaggio al Milite Ignoto e iniziare il nostro mandato per l’Anno Rotariano 2021/2022. Ripercorrere e ricordare quanto è stato fatto mi lascia un leggero senso di malinconia per le cose che avrei voluto fare, ma che per diverse cause non è stato possibile. È un sentimento che non offusca le soddisfazioni, le gioie e le gratificazioni che ho raccolto, anzi, mi rende ancor più propositivo perché spero che in futuro avrò più tempo per raggiungere ulteriori traguardi e completare così il mio impegno da rotariano per servire per cambiare vite.

Cosa abbiamo fatto in un anno di servizio?
Abbiamo sostenuto l’innovazione e la capacità di resilienza del Distretto partendo da una nuova Governance, più snella, dinamica e concreta nelle fasi operative e nei rapporti con i club. Ecco perché le varie Commissioni distrettuali sono state raggruppate in cinque Aree d’Azione. In questo modo abbiamo facilitato le sinergie tra le varie commissioni coordinate dai Responsabili d’Area.
Abbiamo favorito i progetti di gruppo per aumentarne la capacità e l’importanza, e contemporaneamente favorire un processo di collaborazione tra i club per aumentare la portata e la loro incidenza sul territorio. Noi Governatori abbiamo dato l’esempio che i progetti condivisi hanno un valore aggiunto incommensurabile. Voglio qui ricordare il progetto H4TP che ha saputo coinvolgere tutti i Rotaract e Interact per proporre progetti innovativi sull’ambiente. Oppure il Premio alla Professionalità dove ogni Distretto ha individuato persone che hanno dato lustro all’Italia all’estero con il loro impegno e che, purtroppo, non hanno mai ricevuto un encomio pubblico. Abbiamo trasformato le conviviali in “convirtuali” con il duplice intento di portare relatori, associazioni e enti d’eccellenza a tutti i soci del Distretto e trasformare le videoconferenze in una modalità complementare alle conviviali in presenza. Siamo stati protagonisti nel diffondere il messaggio della Pace con il Convegno “La Pace, il Rotary”. L’occasione per approfondire il messaggio giovanneo dell’enciclica “Pacem in Terris” e rapportarlo all’impegno del Rotary per costruire la pace tra i popoli. Abbiamo dato così un ulteriore forza per sostenere il fondo della Fondazione Rotary dedicato alle Borse per la Pace. Inoltre, abbiamo aumentato la presenza del Distretto nei Comitati Interpaese e favorito i rapporti internazionali tra i club attraverso la costituzione del “Multilateral Rotarian Forum” nel quale essi possono cooperare per progetti internazionali di grande portata. Con la Regione Lombardia abbiamo stipulato un contratto d’uso della sua sede a Bruxelles per ospitare borsisti delle università del nostro territorio.

Purtroppo anche quest’anno è stato segnato da alcuni disastri, come l’alluvione nel nord della Germania e la guerra in Ucraina, ai quali abbiamo saputo rispondere con la nostra solidarietà e l’impegno diretto dei soci. Il nostro impegno è stato anche nel sostenere tutte le attività aggregative che i club hanno messo in atto per una maggiore conoscenza, amicizia e impegno dei soci a favore dei progetti di gruppo e dell’obiettivo dell’End Polio Now. Abbiamo saputo divertirci e contemporaneamente donare con le gare delle Rotariadi, con la partecipazione dei soci alla Virtual Run e alla gara di golf 1^ Coppa del Governatore. Il fiore all’occhiello che distinguerà il nostro mandato è il Piano di Coordinamento e Sviluppo dei progetti che i club hanno messo in atto. Abbiamo generato sinergie e scambio di know how tra progetti similari facilitando la loro realizzazione e implementazione tra i club. Non possiamo chiudere questo racconto sulle Best Practice distrettuali senza parlare di effettivo. Dobbiamo, però, nel trattare questo argomento, tener conto del recente passato: la pandemia Covid-19 ha avuto un effetto devastante sia sulla società che sulle compagini associative. Noi rotariani non siamo stati esentati. Anche noi stiamo uscendone con molta fatica e troviamo ancora in diversi soci la ritrosia a incontrarsi di persona. Oggi ci sentiamo di dire che sta ritornando la voglia di partecipazione dei soci agli eventi distrettuali e di club. Noi siamo fiduciosi, anche perché i numeri a oggi ci fanno ben sperare. Abbiamo una buona tenuta e preparato le basi per il rilancio per il prossimo anno rotariano.

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