Le priorità del Distretto

– A cura di Tiziana Agostini, Governatore del Distretto 2060 AR 2022/2023

Abbiamo archiviato in fretta, e per fortuna, il Covid-19, ma per i Governatori dell’Anno Rotariano 2022/2023 tutta la fase preparatoria è stata pesantemente segnata dai limiti imposti per contenere il contagio: dalla formazione all’Assemblea, ogni fase è avvenuta per noi da remoto. Nel Distretto 2060 le riunioni avevano assunto uno stile quasi carbonaro con Presidenti Incoming e futura dirigenza sempre mascherati e distanziati. Non ci siamo abbattuti, anzi ne abbiamo ricavato un desiderio maggiore di stare insieme e metterci subito in moto per renderci utili alle comunità vicine e lontane, quando l’annata è effettivamente iniziata. Per ispirare i soci del mio Distretto come Governatore avevo scelto due parole chiave: ambiente e inclusione.

L’ambiente era appena diventato la nuova area di intervento del Rotary International, lanciata proprio a Venezia con la Conferenza Presidenziale di Shekhar Mehta nel marzo 2022. Su questo tema molti sono stati i club che si sono adoperati. La sfida è stata in particolare ripristinare i boschi dopo la tragica tempesta Vaia dell’ottobre 2018 e i conseguenti danni di lungo periodo. È nata così l’idea del Bosco Rotary 2060 presso la Malga Campolongo nel Comune di Rotzo sull’Altopiano di Asiago, con il sostegno e l’opera di rotariani, rotaractiani e interactiani di tutto il Distretto, insieme ai 20 giovani provenienti da tutta Italia per il RYLA Nazionale. La V edizione di questo premio rivolto alle migliori promesse italiane è stata infatti organizzata dal Distretto 2060 e incentrata proprio sulle strategie ambientali, con Venezia come caso di studio. Inclusione, come è noto è la terza parola che compone l’acronimo DEI (Diversità, Equità, Inclusione), dichiarazione d’intenti approvata ancora nel 2019 dal Rotary International e rilanciata quale strumento per immaginare il Rotary. Ho poi constatato con piacere come DEI sia diventata una priorità del Rotary International, con cui conferma il suo ruolo di leader a livello globale. DEI è infatti la strategia adottata dalle multinazionali più innovative e di successo. Per rilanciare la ben nota sensibilità del Distretto 2060 nel sostenere e integrare la disabilità, abbiamo scelto di portare in primo piano lo sport quale strumento di inclusione. È stato creato il nuovo HappyCamp estivo di Lignano Sabbiadoro dedicato al baskin e rivolto a giovani della scuola secondaria di primo e secondo grado con qualsiasi abilità, rilanciando il progressivo interesse e coinvolgimento dei club sul tema dello sport inclusivo, pratica molto diffusa a Nord Est. Giunto al compimento del 40° anno di attività, il Gruppo degli Amici di Montagna ha deciso di trasformarsi in Fellowship Internazionale dei rotariani in Montagna – International Fellowship Rotarians On Mountain – IFROM mettendo insieme i fedeli rotariani del Distretto con quelli di altri 5 Paesi, per aprirsi all’amicizia rotariana di tutti gli appassionati del mondo con il riconoscimento del Rotary International.

Nel corso di questo AR si è registrata la straordinaria generosità verso la Fondazione Rotary con 6 grandi donatori, 2 grandi donatori di secondo livello e oltre 25 benefattori. Il Board of Directors del Rotary International ha attribuito a Renzo Giacomelli, RC Verona Nord, il Premio Service About Self Award. Tre i nuovi club che si sono formati nell’annata: RC Trieste International con soci provenienti da 7 Paesi diversi, RC Serenissima Distretto 2060 composto da 18 giovani professioniste e 3 giovani colleghi con un’età media di 32 anni e il RC Venezia Porta Ovest – Il Canaletto con 24 soci. Per non dire dei vari RYLA Junior e del RYLA distrettuale. Ma al di là dei numeri e delle cose, ciò che avverto nel profondo alla fine dell’annata è il sentimento di gratitudine nei confronti dei soci che all’interno dei club come vestali operose supportano gli altri soci, risolvono problemi, immaginano grandi service: è grazie a loro che il Rotary dispiega tutta la sua forza, anche nel mio Distretto. E la fatica, perché di questo spesso si è trattato, di dedicare un anno della propria vita a visitare ogni singolo Rotary Club, supportandone le necessità e ampliandone l’azione, è stata ripagata proprio dall’opportunità di incontrare in questi soci il modo migliore di interpretare il Rotary.

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