Il coronamento di un anno intenso, impegnativo ma di grande arricchimento

– A cura di Sergio Dulio, Governatore del Distretto 2050

Descrivere un Anno Rotariano non è semplice. È stato un anno caratterizzato da più di settanta visite ai club, oltre quaranta eventi distrettuali o di club, tre momenti vissuti insieme agli amici Governatori degli altri distretti italiani, con i quali ho avuto il piacere e il privilegio di vivere questo impegno, e per finire, una conferenza presidenziale. Fare un bilancio è complesso e rischia di essere arido, fare un’elencazione di tutti i fatti notevoli sarebbe stucchevole e anche un po’ noioso. Quindi, meglio raccontare questo anno attraverso una serie di pennellate di sensazioni, sentimenti e brevi immagini che ne compongono il ritratto. Intanto, non dimenticherò mai la vicinanza con gli altri amici Governatori, con i quali ho condiviso idee, progetti e momenti di incontro e di impegno rotariano. E poi l’amicizia che ho sentito in tutti i club che ho visitato e in tutti gli eventi ai quali ho partecipato, segno di disponibilità, di inclusione e di condivisione degli obiettivi del Rotary. Il Rotary e i nostri distretti sono organismi complessi, la cui salute va curata e credo che l’ascolto, la motivazione e il sostegno siano le cure giuste per mantenere questi organismi in buona salute. Da questo punto di vista, penso di lasciare un Distretto in buona forma, che ha raggiunto forse non tutti ma una buona parte degli obiettivi che si era prefissato, e che soprattutto si è consolidato dopo gli anni difficili della pandemia Covid-19. Con soddisfazione ricordo che le azioni dei club, del Distretto e i progetti di servizio hanno spaziato dalla cultura di impresa al sostegno della ricerca e della scienza, dal supporto alle nuove generazioni alla tutela dell’ambiente e alla sostenibilità, argomento quest’ultimo di grande importanza e di fresca attenzione rotariana sul quale molti club si sono attivati con prontezza e determinazione. Altrettanta soddisfazione deriva dalla collaborazione stretta portata avanti in tutto l’anno con il Rotaract, che ho avuto vicino in tanti momenti e iniziative di consolidamento di quell’integrazione tra questi diversi, ma vicini modi di essere rotariani alla quale credo profondamente. Ricordo anche la resilienza dimostrata nei mesi critici dell’inverno scorso quando la recrudescenza della pandemia sembrava ancora una volta minacciare la prosecuzione della nostra attività rotariana; e poi la tempestività con la quale soci e club hanno reagito a seguito della crisi afghana prima, e più recentemente in risposta all’emergenza Ucraina. Sono rimasto veramente stupito dalla loro rapidità di reazione e dalla portata degli interventi, a riprova ancora una volta della grande generosità rotariana. Infine, il grande piacere e l’emozione della Conferenza Presidenziale di Venezia, non solo per la gioia di incontrare finalmente di persona il nostro Presidente Internazionale Shekhar Mehta, ma anche come momento formativo di alto livello, condiviso con altri quasi seicento rotariani e rotariane, e connotato da una ricca rappresentanza dei soci del Distretto 2050. L’Anno Rotariano si è concluso con la Convention di Houston, finalmente in presenza, e il Congresso Distrettuale, a coronamento di un anno intenso, impegnativo ma di grande arricchimento; non solo dal punto di vista rotariano ma anche, e soprattutto, personale.

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