Continuità, tradizione e innovazione

– A cura di Orazio Agrò, Governatore del Distretto 2110 AR 2022/2023

Cari amici, siamo arrivati alla fine di questo meraviglioso percorso rotariano. È stato un anno caratterizzato dal motto Continuità, tradizione e innovazione. Per la prima volta nel nostro Distretto abbiamo pensato di continuare, come linea guida da fornire ai club, i progetti dell’IPDG e del DGE. Pensare a progetti che hanno durata di una foto o di un articolo su giornali e social media sarebbe stato contrario a ogni forma di servizio rotariano efficiente, e per questo siamo riusciti a ottenere ottimi risultati, anche quest’anno, per il BLSD e SOS api e non solo.

Durante questo Anno Rotariano l’immagine pubblica del nostro Rotary ha subito un’accelerazione positiva e, a ogni inaugurazione, un intero paese era pronto a festeggiarci: abbiamo portato il Rotary tra la gente e ci stiamo prendendo cura quotidianamente dei bisogni degli ultimi. Abbiamo partecipato, con gli altri colleghi Governatori, al progetto di Rise Against Hunger, che ha visto nel mese di ottobre più di 250 rotariani all’opera nel servizio. All’inizio di questa avventura, vista la “giovane” età come Governatore, il pensiero più comunemente rivolto riguardava l’eccezionalità della prima volta di un Governatore al di sotto dei 50 anni nel Distretto e di un Presidente Internazionale donna. Da rotaractiano prima e rotariano oggi, ritengo che l’eccezionalità dovrebbe essere assolutamente normalità. Il nostro movimento ha bisogno di tutte le forze in campo, indipendentemente dal sesso o dall’età. Quest’anno ho avuto la fortuna di poter coordinare un Distretto dinamico, fattivo e che badasse al sodo e non agli orpelli, con uno staff formato da ex rotaractiani che mi ha accompagnato durante questa avventura e con dedizione, preparazione, competenza e passione ha ottenuto risultati da record. Abbiamo sempre registrato il sold out nelle nostre attività, ma l’armonia e l’affetto dei soci è stato il regalo più bello che ha certamente ricompensato le “fatiche” di un lungo anno.

Inoltre, tantissimi club stranieri hanno deciso di investire con noi in progetti umanitari che cambieranno il destino di tanti ragazzi e famiglie. Non mi dilungo ulteriormente, ma prima di chiudere mi preme ringraziare tutti coloro che hanno permesso questa magia, iniziando dallo staff, i 100 Presidenti, tutti i soci che con il loro amore per il Rotary e la nostra terra di Sicilia e Malta sono usciti dalla loro comfort zone e hanno dimostrato di essere innanzitutto rotariani in azione: in questo modo li ho definiti alla fine della mia relazione programmatica sullo stato del Distretto.

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