Il nostro sostegno alla comunità milanese

I tre manifesti presentati in occasione del Congresso per il Centenario del Rotary che si sono sviluppati sui tre filoni (Giovani, Lavoro, Ambiente) si sono poi articolati per individuare aree di intervento specifiche volte alla costruzione di progetti a supporto della comunità. Per quanto riguarda il tavolo Lavoro ci siamo focalizzati sulle problematiche del primo impiego, ossia all’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro. Questo può avvenire sia dopo una formazione professionale, sia al termine di un percorso di studi universitario. Il Rotary può collaborare con scuole professionali e università per sviluppare programmi di mentorship. A riguardo sono stati avviati contatti con le istituzioni al fine di definire progetti mirati alla formazione professionale e all’inserimento lavorativo. In merito alla disoccupazione si è riaffermato che il reinserimento nel mondo del lavoro di coloro che hanno perso il proprio impiego è una sfida importante. Il Rotary può verificare l’esistenza di protocolli a livello comunale o regionale che consentano di supportare questo percorso. Collaborare con istituzioni pubbliche come il Comune o la Regione può essere utile. In merito all’impiego mirato,accompagnare nel mondo del lavoro persone che vivono situazioni di disagio sociale è un compito prezioso. Questo può riguardare individui con disabilità fisiche o psicologiche, nonché migranti o richiedenti asilo politico. Il Rotary può collaborare con associazioni territoriali per offrire supporto mirato.

A seguire, per quanto attiene il tavolo Giovani, si è voluto proporre una visione strategica e lungimirante, in linea con la tradizione del Rotary, che introduca competenze professionali al di sopra di ogni interesse privato. I temi evidenziati e critici hanno riguardato particolari settori che sono al centro della vita dei giovani quali abuso di droghe e alcol, bullismo, educazione civica, scelta del percorso scolastico e universitario, sostegno economico per i meritevoli in condizioni di disagio.

Una serie di proposte si è venuta a concretizzare:

  • organizzare una serie di incontri ed eventi in presenza da svolgersi prevalentemente nelle aule scolastiche;
  • concordare con i docenti un miglioramento dell’approccio inclusivo della didattica curricolare ed extracurricolare già a partire dall’infanzia fino ai gradi di istruzione superiori;
  • svolgere un’attività di mentorship (precipuamente connaturata nel Rotary) al fine di aiutare i giovani a scoprire i loro talenti personali ed evitare fenomeni di imitazione acritica di esempi fuorvianti o di suggestione mediatica;
  • collaborare con l’amministrazione nei percorsi di accoglienza, dall’inclusione dei nuovi arrivati in Italia (NAI) al superamento delle barriere linguistiche e culturali, coinvolgendo genitori ed educatori nella rilevazione precoce delle difficoltà e nella scelta degli strumenti per affrontarle e superarle;
  • facilitare una partecipazione attiva degli studenti a singoli progetti rotariani, anche di respiro internazionale, a favore di comunità disagiate, con eventuali percorsi di partnership con organizzazioni complementari. In questa azione saranno disponibili anche i giovani (18-30 anni), soci dei Rotaract Club di Milano.

Infine, per il tavolo Ambiente, nel solco del manifesto sull’ambiente, ci siamo orientati nell’individuare alcune aree di intervento dove sviluppare progetti efficaci, come la creazione di un’app per misurare l’impronta carbonica nell’ottica di un progetto di Educazione Ambientale Digitale per offrire suggerimenti pratici per diminuire le emissioni attraverso scelte quotidiane, coinvolgendo giovani e autorità locali per rafforzare il sensibilizzare della comunità locale. Iniziative che si concentrino sulla forestazione urbana, promuovendo la creazione di specifici spazi verdi distribuiti in tutta la città per migliorare la qualità dell’aria e ridurre le isole di calore, includendo anche programmi educativi rivolti alle scuole e il coinvolgimento delle imprese. Il progetto punta a espandersi a livello internazionale per amplificare il suo impatto positivo. Infine, attività relative all’utilizzo dell’acqua che ingaggi i Rotary Club a soluzioni innovative quali l’installazione di silos interrati per stoccare l’acqua piovana e l’applicazione di tecnologie per il trattamento e il riutilizzo delle acque grigie. Questi sistemi, ispirati a modelli internazionali di successo, permetterebbero di ottimizzare il consumo idrico per attività non potabili, promuovendo una gestione sostenibile delle risorse idriche.

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